Il lavoro dell’autista privato è spesso molto ambito, soprattutto da chi voglia avere una professione dinamica e che, al tempo stesso, consenta una grande flessibilità.

Tuttavia, non è così semplice iniziare a svolgere questo tipo di attività: ecco perché conoscerne le caratteristiche potrà aiutarti ad iniziare un percorso per cambiare la tua vita partendo dal tuo lavoro.

I passaggi burocratici per diventare autista privato

Un primo ostacolo che si potrà incontrare per chi voglia diventare un autista privato riguarda certamente la burocrazia.

A livello generale, si può dire che la clientela di un autista sarà davvero varia; infatti, potrai lavorare sia per accompagnare gli sposi, sia per un gruppo di amici oppure per i turisti, ma avrai anche la possibilità di diventare un punto di riferimento per gli uomini d’affari.

Insomma, le possibilità di lavoro sono sicuramente ampie, ma dovrai arrivare a svolgere la tua attività.

Quindi, il primo adempimento che dovrai superare riguarderà la patente di guida: la classica patente che serve per guidare normali automobili.

Il secondo passaggio sarà quello di iscriverti al ruolo di conducente di veicoli adibiti ad autoservizi pubblici non di linea presso la Camera di commercio della tua città o provincia.

Essenzialmente, quindi, ti servirà quello che è un certificato di abilitazione professionale, anche detto CAP, che viene rilasciato a chi possiede la patente B e abbia anche la disponibilità di un mezzo di trasporto adeguato.

Per poter svolgere l’attività di autista privato si identifica anche il requisito dell’età. Infatti, si andrà dal minimo di 21 anni fino ad un massimo di 55 anni.

Infine, saranno essenziali ulteriori requisiti, come il fatto di aver già completamente adempiuto ai tuoi obblighi scolastici, e la dimostrazione del fatto di non avere pendenze penali, che possono spesso essere identificate con l’espressione “requisiti morali”.

Come puoi notare, quindi, sicuramente dovrai iniziare a valutare se questi passaggi siano per te troppo lunghi, oppure se ti sia davvero possibile iniziare a lavorare come autista privato in pochissimo tempo.

Il mezzo di trasporto dell’autista privato

Ti abbiamo già detto che per poter svolgere la tua attività dovrai avere un mezzo di trasporto.

Spesso, gli autisti privati possono avere, ed utilizzare, un’auto propria oppure una macchina presa in leasing.

Esistono, però, situazioni differenti che ti consentiranno comunque di lavorare come autista nel settore privato.

Ad esempio, nel caso in cui tu non voglia occuparti di tutti gli aspetti legati alla pubblicità e alla promozione della tua attività, potrai farti assumere da un’agenzia di noleggio auto con conducente.

In questa situazione sarà l’agenzia a fornire l’auto di servizio, mentre tu ti dovrai occupare della pulizia e della manutenzione meccanica. Quindi, dovrai assicurare sia al cliente sia al tuo capo che l’auto con la quale svolgerai il tuo servizio sarà in ottimo stato, funzionante e pulita.

Gli accordi che vengono presi tra agenzia e dipendente possono variare a seconda delle situazioni. Nel caso in cui si tratti di una cooperativa, ad esempio, ti sarà richiesto di partecipare in modo attivo con una quota, che può essere mensile oppure una tantum.

Questa quota serve per supplire alle spese di manutenzione e pulizia, e in molti casi questo piccolo esborso sarà comunque compensato dai tuoi guadagni.

Nel caso in cui, invece, tu non voglia lavorare alle dipendenze di nessuno, allora potrai decidere di svolgere questa attività come libero professionista.

Potrai aprire una partita Iva e lavorare come autonomo. Ovviamente, oltre ai costi di gestione, che comprendono le tasse e la previdenza sociale, ti dovrai sobbarcare in toto anche la spesa per l’auto. Dovrai acquistarla (o prenderla in leasing), occuparti della manutenzione, pagare l’assicurazione e il bollo.

Sicuramente il vantaggio per questa seconda scelta si trova nella possibilità di non dividere con nessuno i tuoi guadagni. Di contro, invece, dovrai occuparti in modo autonomo di pubblicizzare la tua attività, di farti conoscere e di acquisire una buona reputazione tra i tuoi clienti.

La pubblicità e l’importanza di farsi conoscere

Come ti abbiamo appena indicato, lavorare come autista privato può essere sicuramente divertente e anche remunerativo, ma per chi lavori da solo sarà essenziale puntare sulla pubblicità.

Questa diventa essenziale per farti conoscere e per acquisire i tuoi clienti, non rimanendo mai senza lavoro.

Se, quindi, in una cooperativa o in un’agenzia in generale la pubblicità non sarà a carico del dipendente, per il lavoro autonomo ciò accade di sicuro.

Puoi iniziare a farti pubblicità sui social, e anche utilizzando il classico passaparola. Se abiti in una piccola località, questo passaggio sarà spesso più semplice, mentre nelle grandi città avrai maggiore concorrenza.

Puoi pensare, ad esempio, ai punti informativi per i turisti, nei quali spesso si trovano volantini e riferimenti degli autisti privati. Lascia qui il tuo numero e i biglietti da visita, perché questo settore può essere molto florido per chi voglia intraprendere la professione di autista privato.

Ovviamente, all’inizio dovrai anche fare qualche sacrificio per farti conoscere. Questo significa lavorare magari nei festivi, la domenica e negli orari serali, periodi nei quali ci sarà sicuramente maggiore richiesta di autisti privati.

Le caratteristiche per diventare un buon autista privato

Fino ad ora abbiamo visto sicuramente alcuni requisiti che si rendono necessari al fine di diventare un autista privato.

Tuttavia, a questi si aggiungono anche delle caratteristiche ulteriori grazie alle quali avrai maggiori chance di lavorare guadagnando di più.

Dovrai, innanzitutto, guidare bene e far sentire al sicuro le persone che saranno in auto con te: non potrai permetterti manovre azzardate o incidenti, che farebbero crollare a picco la tua reputazione.

Inoltre, ti consigliamo di imparare almeno una lingua straniera, se non due. Molto dipenderà dalle zone nelle quali lavorerai, perché se l’inglese è sicuramente una lingua molto versatile, in aree come il Trentino può essere necessario conoscere il tedesco, così come il francese per la Valle d’Aosta.

Infine, mantieni il tuo servizio con standard elevati e sii sempre professionale: non arrivare mai in ritardo, non essere scortese con la clientela e impara anche a fare un po’ di conversazione per rassicurare le persone che accompagnerai.

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