Creare abiti, effettuare riparazioni e stare a contatto col pubblico. Lavorare come sarto significa tutto questo, e molto altro, e questa professione, che è nuovamente in ascesa, può darti davvero grandi soddisfazioni.
Tuttavia, forse proprio perché questo mestiere antico è stato abbandonato per tanto tempo, potresti avere dei dubbi in merito al percorso da seguire per lavorare come sarto o sarta, e anche sulle prospettive di carriera.
In questa guida potrai trovare la risposta a tutte le tue domande, e grazie alle informazioni che ti indicheremo potrai anche capire se la professione di sarto possa davvero fare al caso tuo.
Oggi si può ancora lavorare come sarto?
Magari quando hai espresso la volontà di lavorare come sarto tanti ti hanno detto che questa professione non esiste più, che è un mestiere “vecchio” che varrebbe la pena di concentrarsi su altro, magari su un lavoro nella ristorazione, oppure nel turismo.
Eppure, tu continui ad avere la passione per le stoffe, la creazione e per tutto ciò che è artistico. Allora, si può ancora, oggi, lavorare come sarto e guadagnare?
La risposta è positiva e, anzi, negli ultimi anni questa figura professionale è tornata alla ribalta, complici le crisi economiche, ma anche la diffusione del marchio italiano nel mondo per quanto riguarda l’abbigliamento e la moda.
Ecco che, quindi, potrai certamente pensare di lavorare come sarto, sia nel settore privato, come libero professionista, sia in settori prestigiosi, come la moda e il teatro.
Che cosa fa un sarto
Anche nella sartoria esistono certamente delle specializzazioni, si può iniziare ad indicare che cosa faccia un sarto a livello generale.
Il sarto si occupa di modificare, di adattare e di riparare abiti e accessori, ma anche di effettuare creazioni partendo da zero.
Un sarto lavorerà, nella maggior parte dei casi, in modo autonomo, partendo da un cartamodello oppure seguendo direttamente le direttive di uno stilista.
Proprio pensando alla creazione di un abito, si passeranno diverse fasi: dalla realizzazione del bozzetto, alla sagoma, fino al taglio dei tessuti e al successivo assemblaggio, con annesse cuciture.
Molto spesso il sarto o la sarta si occuperanno della confezione sartoriale, mentre il taglio delle stoffe potrà essere affidato ad un’altra persona.
Inoltre, il sarto si occuperà non solo delle varie fasi per la realizzazione del capo di abbigliamento, ma anche di suggerire al cliente una serie di modelli già realizzati. Sarà anche possibile realizzare un modello originale, indicando le tempistiche che saranno necessarie al fine di arrivare al confezionamento definitivo del prodotto.
Ovviamente, le mansioni di un sarto e di una sarta saranno molte di più. Infatti, potrai ritrovarti a modificare, riparare e riadattare abiti che sano già pronti, oltre ad eseguire particolari lavori di sartoria su altri tessuti, come accade sugli accessori, le tende e molto altro.
Lavorare come sarto, la formazione
Per lavorare come sarto dovrai formarti in modo adeguato. In realtà, nel passato era sufficiente affiancarsi ad una persona esperta per imparare i segreti del mestiere.
Oggi, invece, il percorso per diventare sarto è differente. Esiste, ad esempio, il Liceo della Moda che consente a chi abbia questo sogno di diventare un sarto o una sarta professionista.
Ma se hai già finito le scuole superiori non dovrai disperarti. Infatti, esistono anche ulteriori corsi di formazione specifici che consentono di acquisire tutte le competenze necessarie.
Nei corsi di sartoria professionale è possibile acquisire conoscenze teoriche e pratiche relative all’attività professionale.
Ad esempio, sarà possibile imparare la terminologia specifica sartoriale, la classificazione dei diversi vestiti, dei tessuti e delle taglie e così via.
Potrai imparare anche a creare i cartamodelli, a segnare e tagliare il tessuto, e anche a cucire, sia a mano sia con la macchina da cucire. Potrai anche imparare l’arte del ricamo, oltre all0uso di tagliacuci e del ferro da stiro.
Oltre al corso di formazione base, potrai proseguire i tuoi studi per poter diventare uno stilista, un modellista oppure un designer del settore tessile.
Quanto si guadagna lavorando come sarto
Un altro elemento fondamentale è quello relativo al guadagno.
Gli sbocchi lavorativi che potrai avere come sarto saranno davvero diversi, e proprio in relazione alla tua attività e al tipo di lavoro che svolgerai potrai vedere delle differenze dal punto di vista della retribuzione.
Ad esempio, gli stilisti potranno guadagnare molto di più rispetto a chi si occupi solo delle riparazioni, ed esistono settori, come il teatro e gli abiti da sposa, che ti consentiranno di guadagnare di più rispetto alla media.
A livello generale, lo stipendio di un sarto apprendista si potrà aggirare intorno ai 1200 euro al mese, mentre nel momento in cui ti potrai occupare di realizzare abiti potrai guadagnare da un minimo di 1500 euro al mese fino ad un massimo di 5 mila euro.
Nel caso in cui dovessi lavorare come tagliatore professionista, potrai arrivare a guadagnare anche 7 mila euro. Questo è un settore particolare, e florido, nel quale potrai lavorare sia come libero professionista sia all’interno di ambienti prestigiosi, come il teatro.
Quindi, come puoi vedere, esistono diverse opportunità di guadagno, e molto dipende sia dalle tue attitudini sia da ciò che vorrai continuare a fare in futuro.
Le opportunità di lavoro per i sarti
Infine, un dubbio che potrebbe ancora assalirti riguarda le opportunità di lavoro. Avrai certamente diverse opportunità di lavoro come sarto professionista, in quanto sono diversi i settori nei quali potrai impiegarti.
Dai negozi, agli atelier, fino al settore industriale e ai negozi di abiti da sposa e da cerimonia. Per entrare nel mondo del lavoro dovrai fare sicuramente esperienza, e potrai farla presso i laboratori sartoriali e gli atelier se è questo il tipo di attività che vorrai svolgere.
Se, invece, vuoi un lavoro certamente meno creativo ma più semplice, allora potrai iniziare a lavorare come sarta macchinista o prototipista, un tipo di attività che si svolge soprattutto nelle aziende e che ti consentirà di realizzare i prototipi per la produzione.
Dopo il primo periodo di apprendistato e di formazione sul campo, potrai anche lavorare in proprio e aprire, ad esempio, il tuo laboratorio.