Lavorare come corriere, una possibilità che tanti, giovani e non, stanno valutando in questi mesi.
Sì, perché il lavoro del corriere è sicuramente sempre necessario e con l’aumento delle vendite online, magari in alcune stagioni, potrà essere ancora più richiesto rispetto al passato.
Certo, questo tipo di lavoro può non essere semplice, e talvolta può risultare noioso e ripetitivo, ma è una professione che può dare anche soddisfazioni da un punto di vista di sviluppo e di carriera.
Ecco tutti gli elementi più importanti relativi al lavoro del corriere, dai requisiti alle opportunità per chi abbia intrapreso questa carriera.
Lavorare come corriere, le mansioni e le predisposizioni
Il corriere lavora spesso tutto il giorno in giro per la città: parte dal magazzino al mattino presto, e si occupa di consegnare pacchi e altri colli in diverse aree, spesso anche attraversando territori differenti.
Per questo chi voglia lavorare come corriere dovrà tenere in considerazione le mansioni che comprenderanno non solo il fatto di guidare, ma anche di spostare a mano i pacchi e gli altri colli che saranno stati spediti e che dovranno essere consegnati.
Si può cominciare, quindi, con l’indicare quelli che sono i lati negativi del lavoro come corriere, che comprenderanno:
- Il fatto di dover stare per molte ore nel traffico
- La mancanza di orari
- Lo stress
- La stanchezza fisica, soprattutto per le consegne più pesanti e voluminose
Per capire ancora meglio che cosa richieda il lavoro del corriere espresso, si potranno vedere le specifiche di questo lavoro.
Un correre si alzerà al mattino presto, in quanto si dovrà presentare in azienda per le operazioni di ritiro e di carico.
Successivamente, ci si dovrà occupare anche dell’organizzazione, ad esempio cercando di capire il percorso migliore da fare per effettuare le diverse consegne.
Infatti, bisognerà rispettare le tempistiche e, per alcuni corrieri, anche le indicazioni di orario che saranno state specificate dal cliente.
Un altro elemento sarà costituito dallo “studio” della propria zona di competenza: non si potrà andare proprio alla cieca e si dovrà conoscere abbastanza il territorio di riferimento.
Ci si metterà alla guida, poi, per affrontare l’intera giornata di lavoro che finirà intorno alle 18, anche se altri corrieri, come quelli Amazon, possono avere orari diversi e lavorare, ad esempio, anche il sabato e la domenica.
Lavorare come corriere, i requisiti richiesti
A questo punto sarà possibile vedere i requisiti che sono richiesti a chi voglia lavorare come corriere.
In generale, chi voglia svolgere questo lavoro dovrà:
- Essere in possesso della patente B (mentre il mezzo verrà messo a disposizione dall’azienda)
- Avere una certa dinamicità
- Avere doti organizzative per poter gestire i propri impegni
- Essere capaci di resistere allo stress e alla necessità di trascorrere tante ore nel traffico
- Avere velocità di pensiero
- Essere flessibile e paziente
- Avere una certa predisposizione al contatto con il pubblico
- Essere un buon guidatore
- Conoscere bene il territorio, soprattutto quello specifico nel quale svolgerà l’attività di consegna
- Avere una certa forza fisica, soprattutto per sollevare i pacchi più pesanti
Inoltre, in alcuni casi potrà essere richiesto il diploma come titolo di studio, ma per tanti corrieri questo non è necessario.
Lavorare come corriere, quanto si guadagna?
Lo stipendio di un corriere può variare molto, ma è possibile fare delle stime generali e anche basarsi su quelle che sono le esperienze indicate da alcuni lavoratori, ed ex lavoratori, dei maggiori corrieri presenti nel nostro Paese.
A livello medio un corriere può arrivare a guadagnare circa 1500 euro, e in alcuni casi si potrà arrivare, con un po’ di carriera ed esperienza ai 2000 euro. Molto dipenderà sia dal territorio (se, ad esempio, si lavorerà ogni tanto anche al di fuori dell’Italia), sia dall’esperienza e dalle mansioni.
Esistono anche casi nei quali, purtroppo, nonostante la mole di lavoro che il corriere deve affrontare si arriverà a guadagnare molto meno rispetto ai 1500 euro previsti in media.
Alcuni ex corrieri hanno parlato delle loro esperienze in modo negativo, e in particolare hanno indicato casi nei quali nonostante il contratto di lavoro part time il loro orario di lavoro arrivava anche a sfiorare le 12 ore giornaliere.
Per andare sul sicuro, sia dal punto di vista delle garanzie, sia sotto il profilo dello stipendio, il consiglio è quello di rivolgersi a corrieri qualificati, come BRT (ex Bartolini), SDA, DHL e così via, diffidando, invece, delle aziende che prevedono i subappalti e l’uso di mezzi propri per realizzare le consegne.
Lavorare come corriere, le possibilità di carriera
Potresti pensare che i corrieri non abbiano la possibilità di fare carriera, ma ti sbagli.
Anche in questo mestiere sarà possibile migliorare la propria posizione lavorativa e “aumentare di grado”.
In particolare, una delle posizioni alle quali potrai ambire è costituita dal responsabile di zona: ti occuperai di organizzare i turni e di gestire gli altri corrieri durante la giornata lavorativa.
Oltre all’attività di distribuzione vera e propria sarà possibile anche fare carriera in altri ruoli nella stessa azienda.
Ad esempio, potrai entrare a far parte dello staff interno della tua azienda di spedizioni. Per farlo dovrai seguire spesso dei corsi e delle formazioni specifiche, ma il tuo lavoro potrà cambiare e potrai avere non solo una posizione meno faticosa, ma anche maggiormente remunerativa.
Esempi sono costituiti dai lavori nel settore commerciale, amministrativo e gestionale.
Lavorare come corriere, come iniziare
Per trovare lavoro come corriere sarà necessario cominciare con la ricerca.
Potrai guardare all’interno dei siti dei maggiori corrieri, nei quali troverai spesso offerte di lavoro per diverse posizioni.
Anche i siti “generalisti” contengono spesso offerte di lavoro per chi voglia fare il corriere, e in tanti casi direttamente suddivise per territorio.
Anche i centri per l’impiego spesso collaborano con le aziende per il reclutamento di nuovi corrieri, così come accade per le agenzie per il lavoro, soprattutto nel caso in cui ad una determinata azienda serva del personale in più solo per un periodo di tempo, come accade, ad esempio, durante il periodo precedente al Natale, oppure quello del così detto Black Friday ormai presente anche in Italia.