Lavorare come data entry ti consentirebbe di avere una paga part time in grado di aiutarti a pagare le spese o a concederti qualche sfizio.
Questo lavoro, che si può tranquillamente svolgere a casa da remoto, però è spesso accompagnato da truffe ed è per questo motivo che dovresti capire come stare alla larga dai problemi, e iniziare a lavorare solamente per aziende serie.
Eccoti tutti i consigli grazie ai quali potrai non solo cominciare il tuo nuovo lavoro, ma anche proteggerti dalle insidie della rete.
Come funziona il lavoro di data entry
Se vuoi lavorare come data entry devi anche capire in che cosa consista questo lavoro.
In generale, il data entry può svolgere diverse attività, dal controllo degli ordini (ad esempio per i negozi online), all’inserimento di dati nei fogli di calcolo, alla conservazione dei dati, fino alla loro catalogazione.
Molto spesso questi lavori vengono offerti a personale esterno rispetto a quello dell’azienda, ma in tanti casi la stessa azienda lavorerà prevalentemente online (come nel caso dei negozi su internet) e per questo motivo si occuperà di assumere lavoratori freelance da casa.
L’inquadramento contrattuale del lavoro come data entry
Nella maggior parte dei casi, gli attuali lavoratori data entry svolgono la propria attività come freelance o liberi professionisti.
Quindi, potrai lavorare, guadagnando fino a 5 mila euro l’anno (circa 600 euro lordi al mese) anche senza aprire la partita IVA. Superato il livello di 5 mila euro l’anno sarà necessario iscriversi alla gestione separata Inps e iniziare a lavorare come libero professionista.
In questo caso, dovrai avere un tariffario che ti consenta di pagare non solo le tasse ma anche la tua contribuzione previdenziale.
Ecco perché dovrai cercare di spingere chi ti dia gli incarichi a pagarti ad ore, in quanto il lavoro così conteggiato sarà sicuramente più adeguato rispetto a quello per il quale il pagamento avvenga a cottimo, quindi per il numero di pagine o documenti realizzati.
Come avrai capito, spesso il lavoro di data entry non potrà essere il tuo unico lavoro. Questo non solo per la paga, ma anche perché è un lavoro spesso molto meccanico e noioso.
Per poter aumentare la tua paga, quindi, potrai cercare di combinare il lavoro di data entry con altre occupazioni.
Tra queste si trovano quella di segretario online, di content creator o di creatore di siti web.
In questo modo potrai combinare le due entrate e formare uno stipendio più che dignitoso, essendo anche in grado di coprire i periodi nei quali tu abbia meno richieste per quanto riguarda l’attività di inserimento dati.
Molti svolgono questo lavoro anche in combinazione con un lavoro dipendente. Nuovamente, potrai svolgerlo senza problemi, ma senza superare i 5 mila euro all’anno. Inoltre, dovrai sempre dichiarare quanto avrai guadagnato.
Dove trovare il lavoro di data entry
Per iniziare a lavorare come data entry dovrai anche capire dove trovare le offerte di lavoro.
Questo è spesso uno dei passaggi più difficili, ma oggi internet può darti una grande mano. Un tempo ci si basava sugli annunci presenti sui giornali e sul passaparola, mentre oggi c’è, appunto, internet.
Per orientarti meglio, e iniziare a lavorare come data entry, puoi puntare su alcuni portali, come Indeed, Monster, ma anche siti di annunci, come Subito.it, siti sui quali potrai trovare anche i lavori stagionali.
Per andare ancora più sul sicuro, puoi orientarti verso piattaforme specifiche, che si occupano proprio di lavori da casa e per freelance, come Upwork, Fiverr e Freelancer. Tuttavia, molto spesso in questi siti ci sono tante richieste per coloro che parlino almeno una lingua straniera.
Infine, in alcuni casi le aziende, ma anche i privati, possono cercare le persone alle quali affidare il lavoro anche sui social network. Questo accade, ad esempio, per i gruppi di Facebook.
È proprio in questi gruppi che potresti trovarti a dover combattere contro le truffe online. Come riconoscerle? Eccoti qui di seguito alcune dritte.
Lavorare come data entry, come evitare le truffe
A questo punto vediamo come evitare le truffe nel lavoro come data entry.
Il lavoro come data entry è uno dei più accessibili, anche perché, tranne che per l’uso del computer, non richiede spesso conoscenze specifiche. Tuttavia, e forse proprio per questo, è spesso utilizzato come specchietto per le allodole da chi voglia sfruttare i lavoratori.
Quindi, come prima cosa dovrai controllare bene chi stia proponendo il lavoro: cerca sempre informazioni sull’azienda, e se la persona non vorrà dartele, scappa a gambe levate! Infatti, molto spesso sono proprio questi i casi nei quali dietro all’annuncio si nasconderà la truffa.
Dovrai diffidare anche di quegli annunci che ti promettano delle cifre stellari per svolgere il lavoro. La paga oraria che potrai chiedere sarà di circa 10 euro all’ora. Se qualcuno ti prometterà di guadagnare 2-3 mila euro al mese con il solo lavoro di data entry, probabilmente ti starà raggirando.
Un altro campanello d’allarme sarà quello legato agli annunci che ti indichino la necessità di acquistare un kit per iniziare a lavorare. Il lavoro non dovrebbe mai prevedere un esborso di denaro, e spesso queste persone fanno i soldi proprio grazie al “piazzamento” dei kit presso altre persone, senza richiamarti mai per svolgere il tuo lavoro.
Infine, per accertarti in merito alla bontà del lavoro, chiedi sempre di poter parlare al telefono con un responsabile, o comunque con qualcuno che occupi una posizione rilevante nella catena produttiva.
Non fidarti di accordi presi sui social, ma nemmeno di meri accordi verbali. Chiedi sempre una copia del contratto, e di conoscere per iscritto tutte le condizioni di lavoro prima di iniziare.
Per questo può essere un ottimo metodo quello di lavorare tramite siti come Fiverr o Freelancer. In questi casi, infatti, sarà il sito a proteggerti, a controllare che il committente sia serio e che ci siano le condizioni per farti lavorare.
Non farti, quindi, mai prendere alla sprovvista, e cerca di farti anticipare una parte del pagamento prima della consegna del lavoro, anche solo un terzo. In questo modo sarai parzialmente coperto nel caso in cui il committente non volesse pagare.