Ti piacciono le lingue, e il tuo sogno è quello di poter lavorare come interprete.
Tuttavia, non sai proprio da dove iniziare! Certamente il lavoro di interprete è particolare e non sono tanti quelli che lo svolgono.
Qui potrai, però, trovare tutte le informazioni che ti servono per iniziare a seguire un percorso che ti porti, alla fine, a lavorare davvero come interprete.
Lavorare come interprete, una panoramica
Il lavoro di interprete è sicuramente stimolante, in quanto ti porterà a viaggiare molto, a conoscere persone nuove e anche tante realtà diverse.
Ma è anche una scelta coraggiosa, in quanto dovrai essere pronto spesso a sacrificare la vita personale per il lavoro.
Allo stesso tempo, potrà darti molte soddisfazioni e potrai avere tante opportunità se lavorerai bene.
A livello generale, per svolgere questo lavoro dovrai conoscere molto bene la tua lingua madre, e almeno una lingua straniera, anche se oggi gli interpreti vengono sempre più spesso chiamati a tradurre anche da molte altre lingue.
Quindi, preparati a studiare e ad approfondire la lingua dalla quale preferirai tradurre.
Dovrai, inoltre, svolgere un percorso di formazione specifico.
Diventare interprete, come fare
Per poter lavorare come interprete sarà essenziale il fatto di avere una laurea specifica.
Il percorso più adatto al tuo scopo sarà quello che ti porterà ad avere una laurea triennale in lingue, seguita dalla laurea magistrale in lingue, in particolare seguendo l’indirizzo in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale.
In genere, grazie a questo titolo di studi potrai avere un ottimo posizionamento nelle graduatorie, e potrai anche avere una buona presentazione in ogni colloquio di lavoro.
Per approfondire la lingua, o le lingue, che ti interessino il consiglio è anche quello di trascorrere del tempo all’estero, ad esempio approfittando dei programmi come l’Erasmus, o comunque stando molto a contatto con le realtà che ti ospiteranno.
Un periodo all’estero, infatti, ti consentirà di cogliere al meglio le diverse sfumature linguistiche delle persone che siano madrelingua e anche a cogliere una serie di segnali non verbali che possono aiutarti ad interpretare al meglio una frase o una parola.
Oltre all’università, esistono anche diverse scuole professionalizzanti che ti potranno aiutare, dopo un periodo che potrà essere anche di tre anni e un esame finale, a diventare un interprete a tutti gli effetti.
Gli sbocchi lavorativi per l’interprete
Una delle possibilità maggiori che avrai lavorando come interprete, dopo aver formato un certo curriculum, sarà quella di svolgere il tuo lavoro da freelance.
Lavorando come persona indipendente potrai svolgere la tua attività con aziende, istituzioni e privati.
A livello istituzionale, ad esempio, potrai svolgere la tua attività in ambasciata come interprete, o addirittura diventando un vero e proprio mediatore culturale, soprattutto nel caso in cui tu voglia lavorare in uno Stato straniero.
Un’altra possibilità lavorativa che avrai sarà quella di svolgere la tua attività in tribunale.
In questi casi, la tua attività di interpretariato dovrà sposarsi anche con il gergo legale, in modo da poter tradurre al meglio le parole specifiche.
Per questo dovrai studiare diritto e dovrai cercare di prendere confidenza con i ritmi e le caratteristiche di una classica udienza.
Bisogna anche specificare come a livello universitario non esistono ancora percorsi specifici per chi voglia diventare interprete nei tribunali, quindi nel caso in cui questo sia il tuo obiettivo dovrai formarti in modo autonomo.
Ma come puoi diventare effettivamente interprete in ambito legale?
Per diventare interprete per il tribunale o le questure dovrai, dopo la laurea, richiedere l’iscrizione al tuo Albo professionale.
Per ottenere questa iscrizione dovrai superare un esame alla Camera di Commercio della tua città o provincia.
Oltre a lavorare come interprete, in questi casi, potrai anche intraprendere il percorso come traduttore giurato, una figura che si occuperà di tradurre i documenti, le intercettazioni, le deposizioni e molto altro. Collaborerai, quindi, con le forze dell’ordine e con il tribunale.
Per svolgere questo lavoro dovrai presentare una certificazione relativa alla tua attività, nella quale si dichiarerà di aver svolto la tua attività per almeno tre anni. Inoltre, dovrai sostenere anche un ulteriore esame per poter essere iscritto all’Albo dei traduttori giurati ed interpretariato.
Come vedi, quindi, gli sbocchi lavorativi sono davvero molti e differenziati: dalla professione autonoma, in collaborazione con le aziende, a quella più formale, che ti consentirà di entrare nelle maglie della giustizia.
Lavorare come interprete al Parlamento Europeo
Per noi europei c’è una ulteriore opportunità di lavorare come interprete, che consiste nel candidarsi al Parlamento Europeo.
Questa istituzione internazionale consente spesso anche ai più giovani di fare periodi di stage e formazione nell’ambito della traduzione e dell’interpretariato.
Per iniziare, quindi, potrai svolgere questo periodo di inserimento che verrà comunque pagato bene, con uno stipendio che si aggirerà intorno ai 1200 euro al mese.
I requisiti richiesti sono molteplici:
- Non dovrai aver mai svolto uno stage all’interno del Parlamento Europeo
- Dovrai essere almeno maggiorenne
- Dovrai conoscere in modo impeccabile una lingua europea e almeno un’altra lingua dalla e verso la quale tradurre
- Non dovrai mai essere stato deputato europeo
Il Parlamento Europeo è spesso alla ricerca di figure di questo tipo, che aiutino nella traduzione e che si impegnino al fine di far sentire “inseriti” tutti i membri dell’assemblea.
Per poter far domanda dovrai tenere d’occhio le offerte di lavoro presenti direttamente sulle pagine del Parlamento, ma potrai trovare queste offerte anche presso gli Informagiovani e all’interno dei normali annunci di lavoro.
Quanto guadagna un interprete?
Magari stai pensando di lavorare come interprete per lo stipendio, ma questo tasto è sicuramente dolente.
Molto dipenderà, infatti, sia dal contesto nel quale lavorerai, dalla tua esperienza e anche dalla tua intraprendenza.
Un interprete di alto livello potrà richiedere anche dai 300 ai 400 euro al girono per poter svolgere la sua attività.
Tuttavia, molti interpreti non arrivano a poter richiedere queste cifre, e devono accontentarsi di una richiesta inferiore per singola prestazione, sia orale sia scritta.
Nel caso in cui tu voglia lavorare come interprete dipendente, il tuo stipendio potrà aggirarsi, a livello netto, tra i 14 mila euro l’anno e i 20 mila euro l’anno.