Un lavoro che tante persone fanno per guadagnare qualche euro in più, ma che può diventare una vera e propria professione.
Lavorare come promoter, infatti, consente sicuramente, nel caso in cui si decida di intraprendere questa carriera, di guadagnarsi degnamente da vivere.
Tuttavia, se hai ancora dei dubbi in merito alla possibilità di lavorare come promoter, qui potrai leggere tutte le informazioni essenziali relative a questa professione.
Che cosa fa il promoter?
La prima cosa che andrà chiarita è proprio il ruolo del promoter. Spesso si utilizzano anche termini come hostess e steward, ma tra poco vedremo quale sia la differenza.
Il promoter è colui che si occupa della promozione di un prodotto attraverso dimostrazioni, realizzazione di prove gratuite, ma anche mediante la consegna di omaggi oppure di sconti per ottenere offerte speciali.
L’obiettivo del promoter, quindi, è quello di incrementare le vendite di un prodotto, di una serie di prodotti appartenenti ad un marchio, o di un servizio.
Tuttavia, diversamente da quanto si potrebbe pensare, il lavoro del promoter non è di vendita diretta, ma solo di promozione. La vendita avverrà sempre secondo i normali canali, come accade nei negozi o nei supermercati.
Ti abbiamo anche detto che esiste il ruolo di hostess (per le donne) e steward (per gli uomini). Spesso queste professioni vengono confuse con quelle del promoter, ma il loro ruolo è leggermente diverso.
Infatti, queste figure si trovano soprattutto alle fiere, ai convegni e agli eventi in generale. Durante lo svolgimento di questo lavoro, che può essere spesso considerato un lavoro stagionale, ti occuperai di orientare e di informare i partecipanti in merito ai servizi presenti nel luogo presso il quale lavorerai.
Infine, esiste ancora un’altra attività collaterale rispetto a quella del promoter, che è il merchandising. Con il merchandising la persona si occupa di dare omaggi che rechino il logo o il marchio correlato ad un prodotto.
Esempi classici sono quelli delle magliette, delle penne, dei palloncini e molto altro.
L’intento, in tutti questi casi, quindi è sicuramente promozionale, ma le modalità con le quali si attua il lavoro sono differenti anche sotto il punto di vista contrattuale.
Il promoter no profit
Un discorso a parte deve essere fatto per le ONG e per tutte le organizzazioni senza scopo di lucro. Spesso avrai visto annunci in merito alla ricerca di promoter per associazioni di questo tipo e ti sarai chiesto quale tipo di lavoro sia indicato in questi casi.
Le organizzazioni senza scopo di lucro richiedono spesso la presenza di giovani per sensibilizzare le persone in merito a ciò che fanno, dalle adozioni al rispetto dell’ambiente.
Non ti occuperai, ancora una volta, di vendere ma di informare ed, eventualmente, di consentire alle persone di sottoscrivere un’adozione a distanza o un sistema di sostentamento per un’organizzazione di questo tipo.
I requisiti per lavorare come promoter
Lavorare come promoter può essere davvero una bella avventura, anche nel caso in cui tu voglia svolgere questa professione per un breve periodo.
Come accade per molti altri lavori, anche in questo caso sono previsti dei requisiti.
Il primo è la maggiore età, in quanto dovrai poter essere sottoposto ad un normale contratto di lavoro.
Poi, ti verrà spesso richiesta una certa flessibilità, sia a livello di orari sia di giorni. In molti casi, infatti, potresti essere chiamato a lavorare nei giorni festivi, o il fine settimana. Inoltre, potresti non avere sempre lo stesso turno durante tutti i giorni di lavoro.
In tante situazioni potrebbe essere necessario avere un mezzo proprio. Questo perché i promoter lavorano spesso in centri commerciali che sono raggiungibili solamente con la macchina.
A livello personale, dovrai essere spigliato, non aver paura di approcciare le persone e dovrai avere una buona attitudine generale alle relazioni interpersonali.
A seconda del tipo di lavoro, e soprattutto per le fiere e gli eventi, potrebbe anche essere richiesta la bella presenza, un’altezza minima o altre caratteristiche fisiche che possano essere in linea con il marchio che dovrà essere oggetto della promozione.
Il titolo di studio generalmente sufficiente per lavorare come promoter è il diploma di scuola superiore, ma in alcuni casi potrebbe esserti richiesta anche la conoscenza di almeno una lingua straniera, soprattutto nel caso in cui dovessi lavorare in grandi contesti. I promoter, infatti, sono spesso presenti anche in aeroporto.
Come lavorare come promoter
A questo punto potresti esserti convinto della tua attitudine a lavorare come promoter, e ti starai chiedendo come poter trovare un nuovo impiego con questa mansione.
Per lavorare come promoter dovrai rivolgerti alle aziende che si occupano proprio di questo tipo di attività.
Sono agenzie specializzate, presenti su tutto il territorio nazionale, alle quali potrai registrarti gratuitamente e che ti consentiranno di avere accesso alle diverse offerte di lavoro.
Inoltre, dovrai creare un curriculum vitae aggiornato e allegare spesso da una a due fotografie, in modo da mostrare anche il tuo aspetto esteriore.
Infine, nel momento in cui ti candiderai per lavorare come promoter per un marchio o un prodotto, dovrai studiare un po’ l’azienda per la quale effettuerai la promozione. In questo modo saprai anche come proporre i prodotti e le promozioni che verranno a te affidati.
Quanto si guadagna lavorando come promoter?
Un elemento spesso richiesto in chi voglia lavorare come promoter è la paga. Si pensa, infatti, al fatto per il quale il lavoro del promoter non sia continuativo e richieda, quindi, di poter svolgere anche altre attività.
Questo è vero in parte, anche se spesso i promoter possono fare di questa la loro professione stabile.
Il guadagno per chi voglia lavorare come promoter è variabile, e si modifica a seconda dell’azienda di riferimento e del contesto nel quale si svolga la professione.
In generale, il lavoro svolto nella grande distribuzione consente di guadagnare una media di 50 euro al giorno. Per contesti diversi, come accade per aeroporti e stazioni ferroviarie, il guadagno può essere più ampio.
Bisogna ricordare come spesso, però, il pagamento per questo tipo di lavoro possa avvenire in un termine anche di 60 giorni rispetto al lavoro svolto.