Lavorare come logopedista, da dove iniziare e come proseguire

Aiutare le persone a parlare meglio e a superare alcuni tipi di disturbi.

Lavorare come logopedista ti consentirà di realizzare questi obiettivi, e di agire davvero a favore di chi abbia bisogno della tua professionalità.

Se senti che questa potrebbe essere davvero la tua strada, allora continua a leggere per capire da dove iniziare per lavorare come logopedista.

Come diventare logopedista

Per iniziare a lavorare come logopedista dovrai, ovviamente, seguire un percorso per diventarlo.

Diventare logopedista richiede degli studi universitari.

Il primo passaggio, quindi, sarà quello di conseguire la Laurea triennale in logopedia. Questo tipo di indirizzo fa parte dei corsi di Laurea triennale in professioni sanitarie. È un corso a numero chiuso, per questo dovrai anche prepararti studiando per l’esame di ammissione.

Durante il triennio di logopedia dovrai anche affrontare il tirocinio formativo. Questo potrà avere una durata variabile sulla base anche dell’università alla quale avrai deciso di iscriverti. Ma in generale il monte ore di tirocinio pratico che dovrai svolgere sarà pari a 300 ore, suddivise nei tre anni.

Dopo aver concluso il primo triennio potrai scegliere di continuare con la laurea magistrale in logopedia oppure potrai iniziare a studiare per fare direttamente l’esame di stato.

Il consiglio è quello di comprendere sicuramente il tipo di specializzazione alla quale vorrai rivolgerti. Potrai, infatti, specializzarti sia seguendo il corso di laurea magistrale, sia mediante master di primo livello.

Infatti, in molte aziende sanitarie vengono richiesti elementi specifici per lavorare, come la specializzazione nelle malattie degenerative, oppure nel trattamento dei bambini.

Chi è e che cosa fa il logopedista

A questo punto possiamo vedere nel dettaglio che cosa faccia il logopedista durante il suo lavoro.

Il lavoro del logopedista, che ti consentirà di costituire il tuo curriculum vitae, è davvero ampio.

Sicuramente, ti occuperai sempre di curare la salute della voce, ma anche le abilità di linguaggio e di comunicazione. Inoltre, potrai occuparti dei disturbi cognitivi connessi rispetto al linguaggio stesso.

Ti potrai occupare della prevenzione dei disturbi, conducendo degli interventi di educazione alla parola, ma anche interventi di rieducazione, soprattutto per quei soggetti che abbiano problemi, come gli anziani o coloro che abbiano malattie degenerative oppure abbiano subito incidenti.

Potrai, così, applicare in concreto tante conoscenze diverse, da quelle neurologiche a quelle otorino laringoiatriche fino a quelle fonetiche.

Ma quali sono i compiti specifici del logopedista?

Qui di seguito potrai vedere un elenco non esaustivo dei compiti che in concreto potrai realizzare:

  • Valutare il paziente
  • Visionare e verificare la documentazione medica
  • Progettare e mettere in pratica interventi di prevenzione secondaria
  • Progettare e condurre piani e terapie riabilitative
  • Proporre esercizi di consapevolezza vocale e di riabilitazione alla deglutizione
  • Occuparti della riabilitazione cognitiva e della rieducazione funzionale del paziente
  • Monitorare l’andamento degli interventi in corso d’opera
  • Insegnare le corrette pratiche respiratorie
  • Aiutare il paziente con esercizi di consapevolezza vocale
  • Occuparti della comprensione e produzione linguistica del paziente con terapie ed ausili alla terapia

Ovviamente, per arrivare a realizzare i compiti indicati saranno necessarie delle competenze di alto profilo.

Tra queste le più importanti sono le seguenti:

  • Perfetta conoscenza della lingua italiana, dalle regole di pronuncia alla composizione grammaticale passando per il significato delle parole
  • Conoscenze dei principi di psicologia e di terapia e consulenza psicologica
  • Conoscenze di alto profilo nell’ambito medico, soprattutto in materia di malattie e patologie neurologiche e fisiche
  • Ottime capacità di ascolto attivo e comprensione dell’altro e dei suoi bisogni
  • Perfetta capacità di espressione orale e scritta
  • Capacità di apprendimento attivo e di adattabilità
  • Capacità nell’istruire gli altri con fermezza e pazienza
  • Capacità di gestione del tempo proprio ed altrui
  • Possedere un ottimo senso critico, oltre che un buon orientamento al servizio
  • Capacità di monitorare l’andamento degli interventi

Si può dire, quindi, che il logopedista sia un professionista che si trova un po’ a cavallo tra la medicina e la psicologia, in quanto si occupa di un aspetto della vita umana non certo trascurabile, costituito dalla comunicazione.

Oltre, quindi, a quelle che sono le competenze accademiche che avrai acquisito, dovrai anche avere delle inclinazioni personali.

Dovrai, infatti, essere in grado di interfacciarti con le persone, soprattutto con quelle che abbiano problemi e che si rivolgeranno a te in un momento di bisogno.

Dovrai essere empatico e capace di cogliere anche i segnali non verbali che siano mostrati dai tuoi pazienti.

In molti casi dovrai anche avere una certa diplomazia per affrontare i problemi dei pazienti stessi.

Come lavorare come logopedista

Il lavoro di logopedista potrà essere svolto in diversi modi.

Potrai decidere di farti assumere da un’azienda sanitaria o parasanitaria.

Ad esempio, potrai lavorare negli ospedali, nelle Asl oppure nelle strutture per anziani. Potrai anche farti assumere come collaboratore in altre strutture private e pubbliche, dalle scuole fino agli studi medici.

Ma nel caso in cui tu voglia gestirti in modo autonomo, potrai lavorare da solo. Così, potrai aprire il tuo studio e avere i tuoi clienti, lavorare sia in studio sia a domicilio e collaborare come soggetto esterno con diverse realtà.

Quanto si guadagna da logopedista

Infine, un aspetto non certo trascurabile del lavoro da logopedista è costituito dallo stipendio.

Quando guadagna un logopedista? La risposta non è univoca, ma si possono comunque individuare dei range medi di guadagno.

Per quanto riguarda i dipendenti, lo stipendio medio del logopedista può andare dai 1300 fino a 2000 euro. Questo dipenderà molto sia dal tipo di struttura presso la quale lavorerai sia dai clienti e dalla mole di lavoro che ti riguarderà sia nel corso della giornata sia della tua settimana lavorativa.

Per quanto riguarda, invece, il lavoro da libero professionista, questo potrà nuovamente fruttarti di più o di meno a seconda della quantità di clienti che avrai acquisito, del numero di ore e anche delle collaborazioni che potrai realizzare con altre strutture.

Così, se da libero professionista potrai virtualmente guadagnare di più, è anche vero che dovrai lavorare di più, quindi dovrai fare sempre le tue valutazioni prima di prendere una decisione definitiva in merito alle tipologie di lavoro da intraprendere.